Tutte le spese da tenere in considerazione se si vuole accendere un mutuo

Tutte le spese da tenere in considerazione se si vuole accendere un mutuo

L’accensione di un mutuo con un istituto di credito è una pratica molto delicata per il contraente che decide di perseguirla. Infatti, l’ottenimento di un prestito da parte di una banca non comporta solo un vincolo di restituzione mensile per il soggetto beneficiario, ma impone anche il pagamento di una serie di costi e spese, sempre a carico del cliente che entra in possesso del denaro. Vediamo, tramite un articolo di Immobiliare.it News, di quali adempimenti parliamo.

Per definire il costo complessivo di un mutuo a carico del contraente vanno tenute in considerazione diverse voci. La prima riguarda i tassi di interesse, che però non possono essere calcolati a priori, in quanto seguono l’andamento dei mercati finanziari e le decisioni degli istituti sovranazionali, come la Banca centrale europea e la FED americana.

Esistono, poi, delle spese prefissate che il beneficiario del prestito dovrà sostenere a prescindere e riguardano nello specifico le cinque imposte riportate in questo elenco:

  • spese di istruttoria della pratica;
  • spese di perizia;
  • spese notarili;
  • costo dell’imposta sostitutiva;
  • costi assicurativi.

Spese di istruttoria per l’accensione di un mutuo

Il valore di questa voce riguarda la perizia immobiliare effettuata dal tecnico incaricato dalla banca per verificare il reale valore dell’immobile oggetto del finanziamento. Solitamente non superano i 300/400 euro e comprendono anche le spese di viaggio che il professionista deve sostenere per raggiungere l’edificio.

Spese notarili per mutuo

Anche in questo caso è il contraente a farsi carico dei costi del notaio, che deve certificare la validità del documento che attesta l’accensione del mutuo. Parliamo di cifre che si aggirano attorno ai 2mila euro, anche se l’ammontare complessivo va sempre integrato con l’IVA al 22%.

Costo dell’imposta sostitutiva e dell’assicurazione sulla casa per accendere un mutuo

Queste due voci possiamo definirle collaterali, in quanto non riguardano direttamente l’accordo tra la banca e il soggetto contraente. Infatti, il costo dell’imposta sostitutiva è quello che occorre versare allo Stato per il fatto di aver incassato una somma di denaro, aggiungendo quindi un’entrata al proprio rendiconto annuo. Allo stesso modo, l’assicurazione sulla casa che si va ad acquistare tramite il prestito è una spesa del tutto inevitabile, sia perché richiesta come garanzia da parte dell’istituto di credito, sia per essere coperti in caso di incendi, terremoti o altre tipologie di danneggiamenti dovuti a fattori esterni. Per entrambi i costi citati, il valore in denaro è variabile a seconda delle diverse situazioni.