Vendere casa ristrutturata col Superbonus, quante tasse si pagano sulla plusvalenza?

Vendere casa ristrutturata col Superbonus, quante tasse si pagano sulla plusvalenza?

Tra le novità attese per il nuovo anno, ce n’è una in particolare destinata a far discutere, e riguarda la tassazione sulle plusvalenze dalla vendita di una casa ristrutturata col Superbonus 110%, alimentando il timore che tutto ciò porti a dei ripensamenti da parte dei proprietari rallentando un mercato che ultimamente aveva già subito una battuta d’arresto.

La novità da gennaio 2024 è che il 26% di tasse sarà calcolato sull’intera plusvalenza, e non solo sulla parte “scontata” con le ristrutturazioni agevolate come è stato fino ad ora, andando a considerare anche il periodo intercorso tra i lavori e la cessione.

La Fondazione nazionale commercialisti ha simulato un esempio concreto. Ipotizziamo di aver acquistato casa nel 2000 ad un prezzo di 200mila euro. Nel 2021 abbiamo effettuato dei lavori di ristrutturazione per un valore di 50mila euro, beneficiando delle agevolazioni del Superbonus, un incentivo ad adeguare e migliorare l’efficientamento della nostra abitazione, adeguando l’immobile ai nuovi canoni eco-sostenibili.

Se avessimo deciso di rivenderla nel 2023 a un prezzo di 400mila euro, la plusvalenza che avremmo ottenuto dalla cessione non sarebbe stata tassabile, poiché sono intercorsi più di 5 anni tra l’acquisto (anno 2000) e la cessione dell’appartamento (anno 2024). 

E invece, con la nuova manovra finanziaria del governo, nel 2024 la vendita della casa ipotizzata sarà tassabile, poiché sono passati meno di dieci anni dai lavori agevolati col Superbonus (anno 2021) e la data di cessione dell’appartamento (anno 2024).

Nel caso simulato, la plusvalenza realizzata è di 150 mila euro ma la parte tassabile è di 88.200 euro (quindi 150mila meno il costo di acquisto rivalutato in base all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati). Alla fine, verseremo in più 22.932 euro di tasse (il 26% di 88.200 euro).